Giovane, timido ma sempre pronto alla battuta, lo Chef Michele Salvati ha già alle spalle un percorso brillante, prima alla Food Genius Academy, poi ai fornelli del ristorante stellato La Trota dei fratelli Serva e infine con varie esperienze in giro per il mondo e si vede: la sua cucina è continuo incontro tra i nostri prodotti e le tradizioni d’oltreoceano!
Mentre mi parla del suo percorso e mi racconta di aver sempre avuto la famiglia nell’ambito della ristorazione. Mi chiedo quindi, se la sua non sia stata una scelta obbligata.
La risposta però è decisa: “Sono stato fortunato perché mi è sempre piaciuto come lavoro e come mondo. È una passione, non farei nient’altro!”
Arriviamo allora a Mammò, il suo laboratorio con cucina nel cuore di Trastevere, nella famosa via Benedetta, che gestisce con la mamma Sabrina: “Non affiderei niente di tutto ciò a qualcuno che non sia mia madre!”
Bagel, wrap, pancakes, ma anche taglieri, insalate e centrifughe: street food, con una scelta per tutti, a qualsiasi ora!
Raccontami! Come nasce il progetto Mammò?
È nato come tutte le cose, per caso! Abbiamo preso questo locale e neanche sapevamo dell’esistenza di ciò che ci circondava (il locale si trova vicino alla John Cabot University ndr.). Ci siamo proiettati in quel mondo un po’ a vedere cosa sarebbe successo.
Poi ci siamo resi conto e abbiamo fatto il progetto che tende al fusion tra cucina italiana e americana. È stata una scoperta, anche parlando con i nostri clienti.
È un ambiente molto familiare, gli studenti che vengono da noi si sentono a casa! Quindi parlando con loro, facendo ricerche, abbiamo scoperto tutto il mondo della loro tradizione culinaria, di ciò che mangiano quotidianamente, dal bacon, all’avocado toast…
Abbiamo deciso di fare un po’ i pionieri, all’epoca non esisteva un posto così, e abbiamo fatto bene. A parer mio, abbiamo fatto un ottimo lavoro, perché comunque facciamo cucina di quel tipo ma con materie prime freschissime, italiane, a km0: è nata una bella cosa.
Il nostro menù è vastissimo, con più di 70 panini, ma abbiamo anche tutta la parte che riguarda i salumi italiani, dai classici salumi al Parmigiano 24 mesi, il tacchino porchettato, formaggi particolari… Abbiamo tutto e lo abbiamo studiato mano a mano!
News: non solo Mammò!
Michele mi racconta di una prossima apertura, con un nuovo format!
Adesso abbiamo preso un altro locale, sempre lì a Trastevere, in cui voglio portare il corso di barbecue, con pastrami, che è la nostra punta di diamante, costine, e tutto il vassoio di carne affumicata americano ma con carne italiana, dalla fassona alla scottona, chianina, maialino nero, etc. Tra poco avvieremo i lavori e tra un mesetto e mezzo sarà aperto!
“Cucina americana, con carne italiana”! Figo! Aprite la stagione!
Avoja! Sarebbe un lavoro di Pitmaster! Non so se hai mai visto quei programmi americani con queste grandi griglie e forni che fanno pezzi di carne giganteschi che cuociono per sei/otto ore!
A questo punto, voglio sapere solo una cosa:
a quale piatto assomigli, tra le 2000 cose che fate?
Al Pastrami! Particolare, magro, speziato!
Bene! Tra le risate per definizione, auguriamo tanta fortuna all’Uomo Pastrami, anche se non gli servirà, vista la bontà delle sue creazioni!