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Greed: il gelato gatronomico a Frascati. Intervista a Dario Rossi!

La gelateria Greed-Avidi di gelato nel cuore di Frascati è la risposta di Dario Rossi a tutti quelli che sono alla ricerca di un gelato buono, naturale e artigianale. Non solo, qui il gelato si fa “gastronomico” e diventa motivo di scoperta per i più curiosi. Influenzato dalla cucina di territorio, accanto a gusti dolci, si trovano ricette rivisitate in forma di gelato: panzanella, cacio e pepe, fave e pecorino e molto altro.

Gelato con ricotta di pecora, fragole, anice stellato e sambuca

La passione per il gelato di Dario Rossi nasce durante la sua infanzia e nel tempo  si trasforma nell’ambizione di aprire una gelateria ed offrire un prodotto di qualità. Quello offerto da Greed è un gelato con un forte legame con il territorio, fatto con materie prime naturali e genuine.

Tutto nasce dall’amore per questo prodotto ed inizia quando ero bambino. Sia io che i miei fratelli mangiavamo tanto gelato. I miei genitori avevano comprato una macchina per farlo a casa, così da poter mangiare un prodotto sano e genuino. Da lì quando arrivava l’estate era sempre una festa ogni giorno perchè il pomeriggio ci mangiavamo letteralmente delle tazza intere di gelato e invitavamo gli amici.

Crescendo con l’età, andando in giro, speravo di trovare un gelato migliore di quello che facevo a casa. Invece quello delle gelaterie non mi entusiasmava più di tanto. È stata un po’ una ricerca della gelateria “perduta”. I gusti erano tutti standardizzati, i sapori tutti uguali e non erano per niente soddisfacenti. Per questo motivo arrivato a un certo punto mi sono detto che se volevo mangiarmi un buon gelato, dovevo aprire una gelateria e fare il gelato come Dio comanda. É stato un progetto mio con mia madre e ho fatto tutto da autodidatta

 

Qual’è la differenza tra gelato industriale e il tuo?

Il mio è un gelato artigianale, naturale e per lo più territoriale. Le gelaterie industriali utilizzano semilavorati industriali. Cambia tutto, cambia il sapore, la consistenza, la digeribilità. Dipende anche dalla qualità dei semilavorati, certo. Ci sono una miriade di aziende industriali che fanno semilavorati e c’è l’azienda che fa prodotti di scarsa qualità e quella che fa prodotti di qualità migliore.

 

Come riesci a comunicare la bontà del tuo gelato rispetto a uno industriale?

Ho sempre avuto il laboratorio a vista. Sin dal 2004, da quando ho aperto la gelateria ogni cliente poteva guardare la produzione del gelato, perchè non ho davvero niente da nascondere. Per me è proprio una questione di “trasparenza” nei confronti del cliente che viene e vede come e cosa lavoriamo. Poi da circa 10 anni a questa parte utilizzo i social media, quindi comunico e racconto cosa c’è dietro un gelato con video e  fotografie.

Gelato Malaga Greed di Dario Rossi
Gelato Malaga

Oltre ai gusti “dolci”, ci sono anche quelli del tuo gelato gastronomico, come nasce l’idea?

L’idea nasce sempre dal legame che ho con il territorio e quindi dal creare, risaltare e rivisitare i piatti tipici della cucina. Quindi ho creato gusti che vanno dal cacio e pepe, al carciofo alla romana, alla carbonara alla porchetta, al pollo alla romana…

 

Come reagiscono i clienti a vedere questi gusti particolari?

La maggior parte all’inizio sono un po’ scettici, però la mia clientela si è fidelizzata ed è abituata a questo tipo di prodotto e quando vengono prendono anche quello. Anzi, adesso in gelateria ho il gelato cacio e pepe abbinato a un Frascati superiore Docg, che trovo sia l’abbinamento migliore.

 

É stato complicato realizzare un gelato per celiaci e senza lattosio?

Il gelato se è fatto in maniera naturale, quindi se vengono utilizzate materie prive di glutine per natura non cambia assolutamente nulla. Il problema del glutine, per la maggior parte delle volte, sta nelle contaminazioni. Il sapore rimane uguale, anzi usando materie prime naturali è migliore. Fin dall’inizio abbiamo preso in considerazione questo discorso di intolleranze e abbiamo visto che un buon 30% di persone celiache era anche intollerante al lattosio. Quindi abbiamo creato una linea di gelati senza lattosio e proteine del latte che oggi vengono chiamati “gelati vegan”.

Gelato cacio e pepe Greed Gelateria Dario Rossi
Gelato cacio e pepe

Nella tua gelateria si pone un forte accento sul tema della sostenibilità, come mai questa scelta?

Nasce dalla consapevolezza che bisogna invertire la rotta. Non possiamo più vivere come abbiamo vissuto fino ad oggi. Di madre terra ne abbiamo una e non abbiamo un piano b. Ad oggi si parla tanto di Marte e altri pianeti, ma quello che dico io e di pensare a preservare questo! Per preservarlo vanno cambiate le abitudini, eliminando la plastica e usando materiale compostabile per far si che non sia un “rifiuto”, ma un prodotto che si può riutilizzare.

Questa cosa la clientela lo apprezza molto e riesco a comunicarlo, il problema di questi prodotti monouso (coppette, cucchiaini) sono i prezzi veramente assurdi. Nell’ultimo periodo il prezzo è continuato ad aumentare. Ad esempio le vasche d’asporto fatte con polimeri di destrosio sono aumentate del 20% da inizio anno. Ho colleghi che avevo convinto a passare al compostabile, ma che purtroppo sono tornati a polistirolo e plastica.

 

Ultima domanda: dopo una vita dedicata al gelato, lo mangi ancora con gusto oppure ne mangi di meno?

Nono! Sempre uguale, lo mangio tutti i giorni e ogni volta mi emoziono sempre!

 

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